martedì, febbraio 14, 2006

ITALIA: OSSERVATA SPECIALE DALL'UE.

La Commissione Europea ha bloccato la procedura anti-deficit contro l'Italia, anche se rimaniamo sempre osservati speciali.
Due sono i punti che Bruxelles ha sottolineato: ci sono ancora delle incertezze sulle misure di tagli e di controllo della spesa ed inoltre il debito scende molto lentamente.
Nella bozza di comunicazione che verrà discussa sicuramente il 22 Febbraio c'è scritto che Nel caso in cui le misure non vengano rispettate a pieno, saranno necessarie ulteriori misure correttive.
Nella bozza sul nostro paese, l'esecutivo dell'Ue scrive che l'Italia sembra avere preso misure coerenti con le raccomandazioni del Consiglio Ecofin di luglio, che chiede di riportare il rapporto del deficit-Pil sotto il 3% entro la fine del 2007, in concomitanza ad una correzione strutturale di almeno lo 0,8% del Pil nel 2006.
Bruxelles conclude che "per il momento non sono necessari ulteriori passi nella procedura di deficit eccessivo e che in ogni caso la Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi di bilancio dell'Italia.
Analizzando in dettaglio la situazione italiana, gli esperti della Commissione sottolineano che l'Italia sembra avere conseguito il target di rapporto deficit-pil pari al 4,3% nel 2005 ed in aggiunta che la probabilità di un'implementazione efficace delle misure previste è aumentata in seguito all'introduzione dei meccanismi di controllo della spesa.
Da Bruxelles rimarcano che l'Italia non ha fornito informazioni sulle misure generali previste per conseguire tali obiettivi.
Inoltre,il programma potrebbe non aver stimato realmente l'andamento del deficit tendenziale e quindi l'entità della correzione di bilancio necessaria per centrare l'obiettivo del 2007.
Bruxelles aggiunge che sarebbe appropriato prevedere,da parte dell'Italia, un percorso più rapido di riduzione del debito pubblico, in particolare rafforzando il percorso di rientro verso l'obiettivo di medio termine.
A questo riguardo, la Commissione Ue, denota che negli anni successivi al 2007 saranno necessari ulteriori rafforzamenti degli obiettivi di bilancio per conseguire una rapporto debito-pil che diminuisca in maniera adeguata verso il valore di riferimento e che rappresenta un aspetto essenziale per contenere i rischi alla sostenibilità nel lungo termine.
Inoltre c'è la discussione sulla spesa pubblica.
In particolare non è convinta del conseguimento di tutti i risparmi programmati in rapporto alla spesa locale, alla sanità ed alla spesa centrale del governo, così come altre misure minori.
Bruxelles specifica, a questo proposito, che scivoloni in queste aree potrebbero portare a un rapporto deficit-pil più vicino al 4% che al target ufficiale del 3,5%.
Entrando nel merito della sostenibilità dei conti pubblici in rapporto al problema dell'invecchiamento demografico, il documento dell'Ue spiega che l'Italia sembra correre rischi medi.
Infatti l'aumento della spesa legata all'invecchiamento della popolazione si prevede moderata, anche se questa prospettiva si basa sulla riforma delle pensioni del 2004 e di quelle precedenti".

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